Per le imprese è fondamentale abbracciare la digital trasformation verso un futuro sempre più tecnologico. Ecco di cosa si tratta e cosa dobbiamo aspettarci dal 2020.
Lo scenario della Digital Trasformation negli ultimi anni ha ridefinito gli equilibri del mercato cambiando il concetto stesso di business che oggi deve essere sempre più digital, tecnologico e smart.
Elemento distintivo di tutti i progetti di trasformazione digitale è proprio l’impiego di un elevato numero di soluzioni hi-tech: servizi basati sul cloud, tecnologie di mobile internet, tradizionali tecnologie web, big data e relative architetture (come data lake).
E ancora, Internet of Things, design thinking, strumenti di intelligenza artificiale, robotica (per esempio la Robotics Process Automation o RPA), tecniche avanzate di machine learning neurale (come il deep learning), tecnologie di realtà aumentata e manufacturing additivo (tra cui la stampa 3D).
La DXC Technology (Azienda dei Servizi e Soluzioni IT end-to-end) ha individuato sette concetti chiave condivisi dalla maggior parte dei moderni parchi IT che ben rappresentano le caratteristiche e i vantaggi di questo fenomeno:
- Adattabilità: le organizzazioni che abbracciano la Digital Trasformation hanno la possibilità di far scomparire elementi che comportano rigidità, in favore di innovazione e cambiamento;
- velocità: l’introduzione di nuove piattaforme, strumenti, competenze, modelli operativi e automazione consentono alle organizzazioni di accelerare la velocità nello svolgimento dei processi interni;
- centralità dei dati: la modernizzazione dell’IT consente di far emergere informazioni prima confinate in sistemi non comunicanti, rendendo la conoscenza dell’organizzazione più profonda e facilitando l’implemento di nuovi processi di business;
- analisi approfondite: con il supporto di data mining, machine learning e analitica è possibile cogliere in modo proattivo le opportunità che via via si presentano, ridurre i costi, innovare e utilizzare i dati archiviati per offrire nuovi prodotti e servizi;
- collaborazione e scalabilità: tramite le piattaforme tecnologiche è possibile integrare e scalare rapidamente i servizi aziendali con lo scopo di creare un reale valore per il business che si basi sulle informazioni;
- sicurezza integrale: nel processo di Digital Trasformation la sicurezza riveste un ruolo fondamentale, essendo parte integrante di ogni passaggio dell’IT modernization. Tutti i dati sono infatti crittografati per sicurezza e privacy;
- fattibilità economica: la modernizzazione dell’IT fornisce un ROI rapido e chiaro che permette di posizionare l’impresa per l’ottimizzazione continua.
La Digital Trasformation si costruisce quindi tramite un’implementazione personalizzata di soluzioni tecnologiche che mette la sicurezza del dato al centro e permette di modificare e migliorare il business velocemente con un risultato concreto e misurabile e una visione olistica che include la cultura e le persone.
Trasformazione digitale non significa infatti solo esplorare i nuovi prototipi tecnologici sviluppati declinandoli nei diversi settori di business, ma anche comprendere come utilizzare questi nuovi strumenti adottando un’ottica prevalentemente human-centric per migliorare il lavoro, la produttività, la creatività delle persone e la customer experience.
La digitalizzazione è ormai una condizione irrinunciabile per lo sviluppo delle imprese, tuttavia, secondo le ultime statistiche del Censis la Digital Transformation delle PMI italiane procede troppo a rilento. Cosa fare quindi?
Secondo Greg Satell, autore del libro “Cascades: How to Create a Movement that Drives Transformational Change” (McGraw-Hill, 2019), ci sono alcune tattiche che possono fornire ai top manager una garanzia di riuscita per i progetti di trasformazione digitale nella loro organizzazione.
Innanzitutto, occorre concentrarsi sulle persone prima che sulla tecnologia. Secondo elemento è fissare chiari obiettivi di business e concentrarsi su quelli. Il terzo è individuare il singolo cambiamento come opportunità per la trasformazione dell’intera organizzazione.
La Digital Transformation va considerata come un viaggio, non una meta: per questo richiede una nuova cultura orientata alla flessibilità, alla dinamicità e all’adattamento. Il percorso verso il cambiamento non finisce mai però, non c’è un punto di arrivo. C’è solo, sempre e ancora, il cambiamento e la voglia di innovarsi.
Per superare quindi gli ostacoli che spesso si frappongono alla trasformazione digitale, come l’assenza di piattaforme unificate, l’eccessiva complessità dei sistemi o la mancanza di talenti o skill adeguate, servono tecnologie avanzate, leadership, formazione e comunicazione trasparente e capillare verso tutti i dipartimenti per condividere e sostenere le nuove strategie.
Un articolo di Cio.com pubblicato a inizio anno proprio per capire che cosa aspettarsi nel 2020 ribadisce: senza una valutazione delle iniziative IT da adottare, una chiara definizione degli obiettivi, il calcolo dell’impatto di business e le giuste competenze nel management, capire che cosa esattamente sia la trasformazione digitale non è facile.
I progetti implementati nel 2019 dimostrano che l’approccio “boil-the-ocean” (la ricerca dell’impossibile) non funziona, mentre le iniziative pianificate e mirate su specifici obiettivi hanno ricadute positive anche più ampie del previsto. Questo è valido soprattutto quando si modificano i processi fondamentali, in un percorso a tappe che parte da processi separati e inflessibili a una condizione di permanente e pervasiva agilità.
Molte sono le realtà che hanno già intrapreso un percorso di modernizzazione, ma far comprendere a tutti l’importanza della trasformazione digitale non è facile, ecco perché è fondamentale avvalersi di un esperto del digitale per guidare il rinnovamento delle realtà lavorative.
Se anche tu hai bisogno di una consulenza per creare valore al tuo business grazie alla Digital Trasformation, scrivici a innovation@millergroup.it.