Talent shortage e skill shortage: come le imprese possono affrontare le sfide

Il World Econimic Forum ha recentemente pubblicato una ricerca relativa alla crescente difficoltà delle aziende a reperire nuovi talenti, il problema viene etichettato come “Talent Shortage”.

Questo fenomeno sembra crescere sempre di più, tanto che negli ultimi dieci anni ha avuto un incremento del +120%, mettendo a rischio il futuro di molte realtà di grandi e piccole dimensioni.

Secondo la ricerca, ad oggi il 75% delle aziende è alla ricerca di nuovi profili da inserire all’interno del proprio organico. Un dato positivo, ma tre aziende su quattro non riescono a trovare il giusto talento, soprattutto nelle aree Information & Technology, del Sales & Marketing e del Front Office. La ricerca e la selezione di nuovi talenti è diventata una sfida, uno scenario nuovo a cui le aziende devono adattarsi, modificando il proprio approccio per la gestione di nuovo personale di talento, al fine di non far diventare il Talent Shortage la normalità.

Non si tratta semplicemente di offrire l’offerta migliore o più alta, ma anche di apprezzare e incoraggiare il proprio personale a soddisfare i propri interessi e le proprie ambizioni, aumentando la loro fedeltà al luogo di lavoro e al team con cui cooperano. Non solo le aziende sono chiamate a fare la loro parte, il problema riguarda anche i candidati. In questo caso si parla di Skill Shortage, ossia la mancanza di soft skill e competenze tecniche da parte dei candidati, utili a ricoprire le posizioni lavorative richieste. Ci si riferisce in particolar modo ad intelligenza emotiva, pensiero critico ed empatia: tratti che permettono di collaborare in modo efficiente con il proprio team per un obiettivo comune.

Le cinque soft skill più ricercate dalle aziende sono:

  • Time Management: la capacità di organizzare il proprio tempo in modo adeguato, sapendo dare la giusta priorità agli obiettivi, ottimizzando il lavoro;
  • Adaptability: la capacità di sapersi adattare, sapendosi relazionare con altri individui ed essere aperti alle novità e al cambiamento;
  • Knowledge Management: l’abilità di acquisire, immagazzinare e organizzare informazioni da diverse fonti;
  • Critical Thinking: l’abilità di avere pensiero critico e capacità di analisi delle diverse situazioni;
  • Smart Teamworking: la capacità di saper lavorare in un team anche a distanza.

 

Davanti a queste problematiche sempre più complesse è utile affidarsi a recruiter specializzati, che possano affiancare e consigliare l’azienda. In tal senso Miller Group ha recentemente avviato la partnership con NextOpp, società di recruitment specializzata nella ricerca e selezione del personale di Middle & Top management, nata dall’idea di Gioia e Guenda Novena. Imprenditrici digitali che promuovono le aziende in modo strategico e coinvolgente, attraendo nuovi candidati e talenti.

Condividi l'articolo

Condividi l'articolo

SUPPORTO ALLE IMPRESE

COME POSSIAMO ESSERTI D'AIUTO?

Inviaci un'email