Le modalità di erogazione di prestiti e linee di credito alle imprese da parte delle banche stanno subendo significative trasformazioni per adeguarsi alle recenti Linee Guida Eba-Gl Lom (Linee Guida sulla concessione e monitoraggio dei prestiti).
In questo contesto, la garanzia associata ai prestiti cede terreno in termini di importanza, focalizzando invece l’attenzione sulla capacità delle imprese di generare reddito e flusso di cassa.
Le tematiche legate all’ambiente, al sociale e alla governance (ESG) diventano anch’esse rilevanti per l’approvazione di prestiti, estendendo questa considerazione anche alle micro e piccole imprese.
In questo scenario di cambiamento, è evidente un aumento delle informazioni richieste alle imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, da parte delle istituzioni creditizie. Si prospetta quindi una necessaria evoluzione culturale, in cui il professionista che assiste l’impresa svolge un ruolo cruciale. Questi temi sono approfonditi nel documento pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale – Ricerca dei Commercialisti, intitolato “L’informativa economico-finanziaria e la bancabilità delle Pmi: indicazioni Eba-Gl Lom e spunti operativi“.
Il documento sottolinea la necessità di adottare una prospettiva forward-looking e di effettuare un monitoraggio costante e ampio delle dinamiche aziendali.
Ciò implica che tutti gli imprenditori devono elaborare bilanci infrannuali, budget e business plan.
Una delle principali raccomandazioni del documento riguarda l’obbligo per le imprese di procedere alla riclassificazione dei bilanci storici degli ultimi tre esercizi, oltre alla preparazione di documenti contabili infrannuali e prospettici.
La riclassificazione dei bilanci dovrebbe essere guidata da una valutazione attenta del trend storico in relazione a specifici indicatori e aspetti, tra cui la variazione del fatturato, l’Ebit, l’Ebitda, il capitale circolante netto operativo, il rapporto tra la posizione finanziaria netta e l’Ebitda, il debt service coverage ratio, la leva finanziaria e l’interest coverage ratio.
Il documento suggerisce anche che l’impresa può effettuare un’autovalutazione utilizzando il modello elaborato dal Fondo di garanzia per calcolare la probabilità di inadempimento dei soggetti beneficiari, considerando che le banche non rendono noti i criteri di valutazione che applicano.
Per sapere come effettuare questa autovalutazione contatta Andrea Gandaglia | Partner & Corporate Finance di Miller Group: andrea.gandaglia@millergroup.it, 02.367.624.90.