Il bilancio di sostenibilità è diventato uno strumento essenziale per tutte le imprese che vogliono dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale, l’impatto sociale e una governance responsabile (criteri ESG).
In linea con il Green Deal europeo, questo documento di rendicontazione ha assunto una rilevanza sempre maggiore e nei prossimi anni diventerà obbligatorio per un numero crescente di aziende.
Vediamo nei dettagli di cosa si tratta, chi è tenuto a redigerlo e quale sarà il suo impatto per le imprese.
Cos’è un bilancio di sostenibilità?
Il bilancio di sostenibilità è un documento che descrive le pratiche e i risultati di un’azienda in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Copre aspetti quali l’efficienza energetica, l’equilibrio di genere, le condizioni di lavoro e la trasparenza delle decisioni aziendali.
Questo tipo di rendicontazione consente alle aziende di dimostrare ai propri stakeholder il loro impegno verso un modello di business sostenibile.
La finalità del bilancio di sostenibilità non è solo rispettare normative crescenti, ma anche fornire una panoramica delle iniziative ESG messe in atto dall’azienda. I criteri ESG sono ormai considerati fondamentali non solo per la conformità normativa, ma anche per attrarre investitori, ottenere finanziamenti agevolati e migliorare la reputazione del brand.
Chi è obbligato a redigere il bilancio di sostenibilità?
L’obbligo di redigere il bilancio di sostenibilità deriva dalla Direttiva CSRD, che estende gli obblighi di rendicontazione ESG a un numero sempre maggiore di imprese, con scadenze graduali:
- Dal 2024: enti di interesse pubblico con almeno 500 dipendenti, includendo grandi aziende come banche, assicurazioni e società quotate.
- Dal 2025: imprese con oltre 250 dipendenti, coinvolgendo così anche le aziende di medie dimensioni.
- Dal 2026: tutte le PMI quotate in borsa.
- Dal 2028: ulteriore ampliamento per includere altre realtà aziendali.
Come si redige un bilancio?
La redazione del bilancio di sostenibilità richiede un processo strutturato che coinvolge diverse aree aziendali. Di seguito i principali passaggi:
- Raccolta dei dati: è necessario raccogliere informazioni relative agli indicatori ambientali (emissioni di CO2, consumo energetico, gestione dei rifiuti), sociali (condizioni di lavoro, equità di genere) e di governance (trasparenza, responsabilità aziendale).
- Analisi dei criteri ESG: analizzare le performance aziendali rispetto ai tre criteri ESG per identificare aree di miglioramento e punti di forza. Questa analisi è utile per definire strategie aziendali più sostenibili.
- Definizione degli obiettivi: stabilire obiettivi chiari e misurabili per migliorare l’impatto ambientale, sociale e la governance. Gli obiettivi devono essere condivisi con gli stakeholder e aggiornati periodicamente.
- Redazione del bilancio: il bilancio deve riportare sia i risultati raggiunti sia le sfide ancora da affrontare. Questo documento infatti viene utilizzato per comunicare con il pubblico esterno, compresi investitori e clienti.
- Certificazione: in alcuni casi, il bilancio di sostenibilità può essere certificato da enti esterni, per garantire l’accuratezza e la trasparenza dei dati forniti.
Perché il bilancio di sostenibilità è importante per il futuro delle imprese?
Il bilancio di sostenibilità non è solo un obbligo normativo, ma un vero e proprio strumento strategico per le aziende. In un contesto in cui la sostenibilità è sempre più richiesta da consumatori, investitori e istituzioni, questo documento permette alle imprese di:
- Accedere a finanziamenti agevolati: un buon rating ESG è spesso la chiave per ottenere finanziamenti a fondo perduto e altre agevolazioni. Gli investitori e i fondi pubblici preferiscono destinare risorse a progetti che dimostrano un reale impatto positivo sull’ambiente e sulla società.
- Migliorare la reputazione: i consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità e preferiscono aziende che dimostrano un impegno concreto verso l’ambiente e il benessere della comunità..
- Mitigare i rischi: adottare una gestione sostenibile significa anche ridurre i rischi legati a pratiche non conformi o dannose per l’ambiente e la società.
- Creare valore a lungo termine: integrare i principi ESG nelle strategie aziendali contribuisce a creare valore duraturo per gli stakeholder, migliorando la competitività e aprendo nuove opportunità di business.
Prospettive future: sostenibilità come driver di sviluppo
Con la progressiva estensione dell’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità, è chiaro che il futuro delle imprese sarà sempre più legato a una gestione responsabile e sostenibile.
Il bilancio di sostenibilità diventerà un passaggio fondamentale per accedere a fondi europei e altre forme di finanziamento, in linea con gli obiettivi del Green Deal.
In un mercato sempre più attento alle tematiche ambientali e sociali, la capacità di rendicontare in modo credibile e trasparente l’impegno verso la sostenibilità farà la differenza tra aziende che crescono e aziende che restano indietro.
Allo stesso tempo, integrare gli investimenti ESG nella strategia aziendale rappresenta una scelta strategica per il futuro. Con l’aumento della sensibilità dei consumatori e l’incremento delle opportunità di finanza agevolata, l’adozione dei principi ESG consente di consolidare il brand e mantenere una posizione competitiva sul mercato.
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