A partire dal 1° gennaio 2024, una significativa trasformazione coinvolgerà i contribuenti forfettari italiani, che saranno obbligati ad adottare la fatturazione elettronica indipendentemente dall’importo dei compensi ricevuti.
Obbligo di Fatturazione Elettronica
L’articolo 1 della Legge n. 190/2014 stabilisce che tutti i contribuenti che applicano il regime forfetario dovranno emettere le fatture in formato elettronico. Questo obbligo si estende anche ai contribuenti che adottano il regime di vantaggio ex art. 27 del D.L. 98/2011 e agli enti associativi che determinano il reddito secondo il regime forfettario della Legge n. 398/1991.
Strumenti a disposizione
I contribuenti forfettari avranno la possibilità di scegliere tra vari software presenti sul mercato o utilizzare il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre, l’Agenzia offre gratuitamente il servizio di conservazione sostitutiva dei documenti generati elettronicamente.
Codici e adempimenti
Per adempiere alle nuove normative, i contribuenti forfettari dovranno indicare nel documento il codice RF19. Per le operazioni rilevanti in Italia, sostituiranno l’IVA con il codice natura N2.2, specificando “Operazioni non soggette – altri casi“. Dovranno inoltre inserire il bollo virtuale in caso di corrispettivi superiori a euro 77,47 e inviare i dati delle operazioni transfrontaliere all’Agenzia delle Entrate tramite SdI e formato XML.
Sistema Tessera Sanitaria e possibili proroghe
Per effetto della previsione contenuta nel recente D.L. 132/2023 convertito in legge (c.d. Decreto Proroghe), viene nuovamente modificato l’articolo 10-bis, D.L. 119/2018, convertito dalla L. 136/2018, al fine di estendere a tutto il 2024 il divieto di emissione di fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese dai soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema TS ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.
Il cambiamento radicale nelle pratiche di fatturazione elettronica per i contribuenti forfettari a partire dal 2024 sottolinea l’impegno verso la digitalizzazione del sistema fiscale italiano. L’adozione di strumenti elettronici e la proroga concessa testimoniano l’adattamento graduale alle nuove tecnologie, mentre rimane aperta la questione di eventuali proroghe per il settore sanitario.
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