L’Arma dei Carabinieri ha rilasciato un prontuario delle sanzioni da applicarsi a seconda della zona in cui si commettono eventuali sanzioni.
L’Italia è sempre più divisa tra zone rosse, arancione e gialle. Con regole diverse e, di conseguenza, un numero differente di irregolarità e relative sanzioni. Così al comando generale dell’Arma è stato predisposto e poi diffuso di recente a tutti i comandi fino alle oltre 4mila stazioni presenti sul territorio un documento in applicazione del Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) del 3 novembre scorso. Con i modelli dei verbali per le contestazioni alle persone e ai titolari degli esercizi commerciali e un prospetto sinottico delle nuove disposizioni decise dal presidente Giuseppe Conte.
Cosa rischiano le persone nella zona gialla, arancione e rossa
Si elencano le principali restrizioni in zona gialla: il divieto di assembramento, l’obbligo di indossare la mascherina, il distanziamento sociale minimo di un metro, l’obbligo di rimanere a casa dalle 22.00 alle 5:00; la violazione della quarantena e dell’isolamento precauzionale così come l’allontanamento da casa di chi ha un’infezione respiratoria con febbre più alta di 37,5°. L’accesso ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è vincolato al rispetto delle precedenti regole, sono sospese le le attività dei parchi tematici e di divertimento, all’aperto deve svolgersi ad almeno due metri di distanza l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. Un metro minimo anche per le riunioni. In tutti questi casi – con l’eccezione della violazione della quarantena, di natura penale – sanzione di 400 euro, si riducono a 280 se pagate entro cinque giorni. Nelle aree arancioni si aggiunge il divieto di spostamento tra regioni e tra comuni tranne quelli dettati da «comprovate esigenze». Nelle aree rosse sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori e nei territori interessati, regole ancora più severe per l’attività sportiva – solo in prossimità dell’abitazione – e motoria.
Cosa rischiano esercenti e responsabili delle strutture nella zona gialla, arancione e rossa
Si ricorda che sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali; le manifestazioni pubbliche sono autorizzate solo in forma «statica»; sono sospese le sale giochi, scommesse, bingo; teatri, cinema e sale da concerto, sale da ballo e discoteche; convegni e congressi, musei e mostre. L’accesso ai luoghi di culto e le funzioni religiose impongono distanziamento di metro e divieto di assembramento oltre al rispetto dei nuovi protocolli. Poi ci sono le restrizioni per i negozi e le regole per i servizi di ristorazione, autorizzati dalle 5.00 alle 18.00. In tutti questi casi c’è sempre la sanzione di 400 euro in caso di violazione, ma possono aggiungersene altre. Nelle aree arancioni i servizi di ristorazione sono sospesi e nelle aree rosse gli esercizi al dettaglio con una serie di eccezioni . In questi casi la violazione delle regole comporta anche il rischio della chiusura dell’esercizio.
Per ricevere ulteriori informazioni sulle eventuali sanzioni per zona di appartenenza, ottenendo assistenza in materia di sicurezza sul lavoro, scrivi a Carlotta Tronconi, carlotta.tronconi@millergroup.it, Safety Consultant & Partner di Miller Group.