A seguito dei ritardi nell’adeguamento del software ISA (indice sintetico di affidabilità) da parte dell’Agenzia delle Entrate, il parlamento ha provveduto a prorogare la scadenza per il versamento delle imposte 2019.
Un primo provvedimento prevede una proroga al 22 luglio, che ricomprende anche i lavoratori nel regime dei minimi e nel regime forfettario, ma si rende necessario un nuovo rinvio, dovuto ai nuovi ISA, per i quali manca ancora il software di calcolo. Infatti, i risultati generati dalla “versione beta” del software dell’Agenzia delle Entrate, che definirebbero le pagelle dell’affidabilità fiscale dei contribuenti, non possono essere utilizzati per la dichiarazione dei redditi 2019. A dirlo è lo stesso agente di riscossione, che li definisce non ufficiali.
La commissione Bilancio e Finanza della Camera, con un emendamento al Decreto Crescita, ha stabilito il possibile slittamento dei termini per il versamento al 30 settembre per professionisti, ditte e società. A questo proposito i versamenti derivanti dal modello Redditi, Irap e Iva con scadenza tra il 30 giugno e il 30 settembre 2019, slitteranno al 30 settembre, con una riduzione delle rate possibili nel numero massimo di tre.
Per minimi e forfettari, ad oggi il termine resta fissato al 22 luglio.
Se vuoi maggiori informazioni sugli indicatori ISA, scrivi a Paola Gatti Revisore contabile e Commercialista presso Miller Group: paola.gatti@millergroup.it