Disegno di Legge di Bilancio 2024: le novità in arrivo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di Legge di Bilancio per il 2024, una manovra di circa 24 miliardi di euro che porterà importanti cambiamenti nel panorama fiscale, nel mondo del lavoro, nelle pensioni e nei finanziamenti. In questo articolo, esamineremo attentamente le principali novità in materia di lavoro, precisando che le stesse entreranno in vigore solo al momento dell’approvazione definitiva della Legge di bilancio, con la possibilità di modifiche durante l’iter di approvazione della Manovra per il 2024.

 

Fisco – Riduzione dell’IRPEF e nuove aliquote

Una delle prime misure adottate è la semplificazione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) attraverso la riduzione del numero di aliquote. Ora ci saranno tre aliquote, con una tassazione più leggera per i redditi più bassi. Le aliquote saranno:

  • Fino a 28.000 euro: 23%
  • Tra 28.000 e 50.000 euro: 35%
  • Oltre 50.000 euro: 43%

Inoltre, viene previsto un aumento della soglia della “no tax area” a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, allineandola a quella dei redditi da pensione.

 

Lavoro. Riduzione del cuneo fiscale e incentivi all’occupazione

Per quanto riguarda il lavoro, viene confermata la riduzione del cuneo contributivo a carico dei dipendenti anche per il prossimo anno, con uno sgravio di 6 punti percentuali per i redditi da 25 mila a 35 mila euro e di 7 punti percentuali per quelli fino a 25 mila euro (già in vigore dal 1° luglio 2023).

Nel caso di lavoratrici dipendenti con due o più figli, viene prevista una decontribuzione pari al 100% dell’aliquota contributiva, infatti:

  • per chi ha 2 figli – lo sgravio sarà pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici per un anno, purchè almeno un figlio abbia meno di 10 anni.
  • per chi ha 3 figli – lo sgravio sarà pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici in modo permanente, fino ai 18 anni del più piccolo.

Inoltre, vengono introdotte misure di incentivo all’occupazione, con l’obiettivo di favorire l’assunzione di nuovi dipendenti. Viene prevista una super deduzione sul costo del lavoro del 120% per le assunzioni a tempo indeterminato, che potrà arrivare al 130% per alcune categorie, come le mamme, i giovani under 30, i percettori del reddito di cittadinanza e le persone con disabilità.

Tale incentivo andrà a sostituire la decontribuzione al 100% prevista per le donne svantaggiate e i giovani under 36.

Per quanto riguarda il welfare aziendale, si prevede un incremento dei fringe benefit:

  • la soglia viene innalzata per tutti i lavoratori a 1.000 euro
  • mentre, per i lavoratori con figli fiscalmente a carico il tetto fissato scende a 2.000 euro.

I benefici potranno essere riconosciuti anche per i pagamenti di affitto e mutuo prima casa.

 

Confermata inoltre la detassazione dei premi di produttività al 5% anche per l’anno 2024.

Per favorire la conciliazione tra vita e lavoro, viene previsto un ampliamento dei congedi parentali. Oltre all’incremento sino all’80% dell’indennità per il primo mese di congedo parentale facoltativo, previsto nella Legge di Bilancio 2023, viene incrementata, dal 2024, al 60% l’indennità per il secondo mese di congedo parentale facoltativo. I successivi mesi rimangono al 30%.

La fruizione del congedo parentale dovrà avvenire entro il sesto anno di vita del figlio (o di ingresso in famiglia, in caso di adozione o affidamento).

La disposizione si applica ai lavoratori/trici che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023.

 

Pensioni. Quota 103 e nuovi strumenti

Per quanto riguarda le pensioni:

  • l’Ape Sociale e “Pensione donna” vengono sostituiti dal “Fondo per la flessibilità in uscita”;
  • mentre, Quota 103 subirà delle modifiche, con l’aumento dei requisiti di età, pur mantenendo i requisiti contributivi. Inoltre, è prevista la creazione di un nuovo strumento che permetterà di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per alcune categorie, come caregiver, disoccupati, lavoratori gravosi e disabili, mentre per le donne saranno sufficienti 35 anni di contributi. Inoltre, si sta valutando una revisione dei requisiti per l’accesso alla pensione anticipata, soprattutto per i giovani “contributivi”.

Ricordiamo che, attualmente per accedere alla pensione anticipata e a quella di vecchiaia, ci sono specifiche soglie di reddito: l’importo deve essere almeno 2,8 volte l’assegno sociale per la pensione anticipata e almeno 1,5 volte l’assegno sociale per la pensione di vecchiaia.

 

Per maggiori informazioni e chiarimenti contatta Diego Albergoni | Founder & Consulente del lavoro di Miller Group diego.albergoni@millergroup.it, tel. 02.36762490.

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