Con l’inizio di Ottobre entreranno in vigore le modifiche effettuate nel corso di quest’anno dei tre Decreti Ministeriali relativi alla prevenzione incendio, le quali andranno a modificare profondamente l’attuale normativa antincendio.
Diverse sono state le novità introdotte, soprattutto in tema formativo. Vediamo in dettaglio cosa cambia.
Relativamente al Decreto del 2 settembre 2021:
- vige l’obbligo di redigere il Piano di emergenza, oltre che per le aziende soggette a SCIA antincendio e luoghi di lavoro occupati da almeno 10 lavoratori, anche per le attività aperte al pubblico con presenza contemporanea di più di 50 persone, come ad esempio ristoranti, bar o circoli;
- per quanto riguarda la validità dei corsi di formazione degli addetti antincendio: questa viene fissata a 5 anni (contro i 3 anni previsti dalla precedentemente normativa);
- la durata dei corsi antincendio rimane invariata aggiungendo però la prova pratica ad ogni tipologia di corso. In precedenza, tale prova era prevista solo per i corsi con rischio medio ed alto;
- ulteriore obbligo relativo alla formazione e informazione antincendio per tutti i lavoratori: differente da quella degli addetti antincendio.
Per quanto riguarda il Decreto 1 settembre 2021:
- si stabiliscono i criteri per effettuare il controllo e la manutenzione di impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio, fissando le procedure per qualificare i tecnici manutentori per tali attività;
- inoltre, vige l’obbligo per il datore di lavoro di affidare controlli e manutenzione di impianti ed attrezzature antincendio a tecnici manutentori qualificati.
Infine, per quanto riguarda il Decreto del 3 settembre 2021, si ricorda che questo introduceva nuove regole per la valutazione del rischio incendio. Tali regole dovranno essere applicate alle aziende che avvieranno la propria attività dopo il 29 ottobre 2022 o, in caso di modifiche sostanziali, anche alle aziende già in attività.
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